Incontro FederLab Italia-Ordine dei Biologi. Un chiarimento che vale risposta ai “soliti noti” |
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In riferimento a quanto apparso sul sito web di Federbiologi in data 08.02.2010 a firma del Dott. Calcatelli (già querelato in passato da FederLab Italia e sottoscrittore di una lettera di scuse all’Associazione, che qui seguito pubblichiamo) e della Dott.ssa Di Natale (Specialista ambulatoriale interna, sindacalista SUMAI, ovvero dei Medici Ambulatoriali) si chiarisce e si precisa quanto segue: FederLab Italia, Associazione di Categoria maggiormente rappresentativa delle strutture di laboratorio accreditate, annovera tra i propri iscritti oltre mille e trecento strutture operanti in tutte le Regioni di Italia, è stata invitata ad un incontro, avente carattere Istituzionale, dal neo Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi Prof. Fiorenzo Pastoni. Nel corso dell’incontro il Presidente di FederLab Italia ha illustrato, anche nella qualità di Biologo, al Presidente dell’Ordine le recenti problematiche che attanagliano il Comparto dei Laboratori di Analisi Italiani e le ricadute su i destini di migliaia di Biologi che, a vario titolo, operano nel Comparto medesimo. Il Dott. Vincenzo D’Anna, accompagnato dal Dott. Giuseppe Vitale, Segretario Nazionale dei Biologi Ambulatoriali, e dal Dott. Corrado Marino, Biologo, Dirigente Organizzativo di FederLab Italia, ha invitato il Dott. Pastoni a recuperare il compito di esercitare l’alta vigilanza in materia di deontologia professionale e la vigilanza per la verifica della sussistenza dei requisiti organizzativi, strutturali, strumentali e di personale minimi ed ulteriori richiesti alle strutture di laboratorio per l’Accreditamento, nel pieno rispetto delle competenze attribuite all’Ordine Professionale dall’art. 8 quater V comma del D.Lgs. 229/99. Il Presidente Pastoni, alla presenza dei componenti del Consiglio dell’Ordine Dott. Michele Ascione e Dott. Nicola Tafuri, ha preso buona nota delle osservazioni ricevute ed ha garantito la perfetta osservanza dei doveri posti a carico dell’Ordine Professionale. Ogni altra, diversa, interpretazione è da annoverare nell’ambito delle illazioni ed è espressione della volontà di discreditare, senza motivo alcuno, la nuova dirigenza dell’Ordine Nazionale dei Biologi. Quanto alle gratuite affermazioni riguardanti la politica associativa di FederLab Italia, politica che avrebbe “causato il disastro dei laboratori in Campania e Sicilia” è stato dato mandato ai Legali di FederLab Italia di valutare l’esistenza di assunti diffamatori o di altra natura perseguibili nelle competenti sedi giudiziarie. Lontani ed estranei alle lotte intestine che alcune fazioni pongono in essere nell’attuale dirigenza dell’Ordine dei Biologi, ed al solo fine di evitare il propagarsi di assunti falsi e diffamatori sulle finalità dell’azione svolta da FederLab Italia nelle Regioni Campania e Sicilia, si evidenzia quanto segue: Per quanto concerne la politica in Campania corre l’obbligo di precisare che il quadro normativo e legislativo in materia di possesso dei requisiti minimi ed ulteriori per l’Accreditamento è completo ed è pienamente rispettato ed attuato dalle oltre cinquecento strutture di laboratorio aderenti a FederLab Campania. Le strutture di laboratorio della Campania, nell’ultimo lustro, grazie ai Tetti per Branca Specialistica, hanno potuto incrementare i propri fatturati di oltre cento milioni di euro !! Per quanto concerne la Regione Sicilia FederLab Italia ha tutelato gli interessi di tutte le strutture, senza vincolo di dimensione, ma non intende difendere gli interessi di coloro che rifiutano l’osservanza dei requisiti minimi previsti dalla Legge (DPR 14.01.1997) e respinge come anacronistica la pretesa di alcuni di perpetrare nel tempo eventuali privilegi acquisiti. Una politica, quella di FederLab Sicilia, che ha concorso a ridimensionare le originarie e più gravose previsioni circa la dimensione da dare alla soglia minima di efficienza (Legge 06.08.2008 n. 133) per la redazione del Piano di Riorganizzazione della Rete, mettendo cosi in salvo centinaia di strutture di laboratorio. Lasciamo ad altri, ed alla loro diretta responsabilità storica, il compito di continuare ad illudere i Colleghi Laboratoristi circa la possibilità del mantenimento dell’attuale stato di cose, soprattutto in quei contesti territoriali regionali, tutt’ora privi di normative aderenti alla Legge e per le quali manca la verifica di attuazione delle medesime in materia di requisiti organizzativi, strutturali, strumentali e di personale. Ai Tavoli Ministeriali abbiamo rappresentato una immagine diversa e migliore della Categoria rivendicando diritti dopo aver osservato e soddisfatto doveri. Titoli di merito che hanno consentito il ritiro del Decreto Ministeriale che tagliava del 30% le tariffe di laboratorio (43% in Campania e 63% in Sicilia) e che avrebbe determinato la distruzione di tutto il Comparto di Laboratorio. Coloro che ignorano tali elementari evidenze, certamente non meritano né ulteriori considerazioni né tanto meno l’onore di rivestire cariche ordinistiche. Men che meno possono essere realizzate politiche discriminatorie nei confronti di Biologi e Laboratoristi rei di non appartenere alla cerchia ristretta degli, ormai eterni, oligarchi e presunti eredi del compianto Ernesto Landi.
Dott. Vincenzo D’Anna Presidente FederLab Italia
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Clicca qui per visualizzare la lettera di scuse del Dott. Calcatelli pubblicata il 19.02.2009 |