Presentazione

Il federalismo in sanità presenta sicuramente caratteristiche specifiche nell’ambito del processo di riforma complessivamente avviato.

Non a caso, vi sono dedicate apposite norme nello schema di d.lgs. di delega all’esame del Parlamento, di attuazione della L. 42 che devono, da un lato, correlarsi all’impianto generale, ed anche alla nuova legge di contabilità pubblica, dall’altro tener conto dell’esperienza già maturata.

Si tratta, invero, di una tematica che ha registrato significative sperimentazioni fin da prima della riforma del titolo V, essendo già all’epoca emerso il problema della responsabilità di Stato e Regioni nella spesa sanitaria.

È, pertanto, oggi più che mai necessario fare il punto alla luce dei percorsi della concertazione, del patto della salute e del risultato dei piani di rientro. Quali i rapporti fra i livelli essenziali di assistenza, i fabbisogni e i costi standard? Quale la configurazione del diritto alla salute nel nuovo contesto istituzionale? Quali gli strumenti di concreta attuazione tra Stato, Regioni ed autonomie territoriali?

E, ancora, quale metodologia di calcolo dei costi standard adottare preferibilmente? Quale criterio di stima del bisogno sanitario, ossia di determinazione dei pesi, può considerarsi più affidabile ed adeguato? Come programmare il fabbisogno standard, secondo quali dati contabili e quali sistemi di calcolo? Come ripartire fra le Regioni le risorse necessarie ad erogare le prestazioni sanitarie in condizioni di efficienza ed equità nell’accesso, secondo i bisogni e nel rispetto dei LEA?

Il convegno si propone di suggerire, attraverso la riflessione congiunta di rappresentanti del mondo politico-istituzionale e di economisti e giuristi esperti del settore, alcune linee di riforma per il miglioramento e la armonizzazione dell’attuale sistema di finanziamento.