Regione Campania: Giunta Regionale approva Piano di riorganizzazione rete dei laboratori.
Nella seduta di Venerdì 11.07.2008 la Giunta Regionale della Campania ha approvato il Piano di fattibilità per la riorganizzazione della Medicina di Laboratorio nella Regione Campania. Il documento, già approvato in data 30.01.2008 dalla Commissione insediata presso il Ministero della Salute.
Il piano di riorganizzazione, per la parte che riguarda i laboratori privati accreditati, si limita alla rilevazione dell’assetto territoriale dei laboratori medesimi, e non contempla l’assunzione dei provvedimenti cosi come indicati nello schema tipo di riorganizzazione della rete dei laboratori elaborato dal Ministero della Salute.
Giova in proposito ricordare che lo schema ministeriale prevede il forzoso accorpamento dei laboratori pubblici e privati accreditati con la trasformazione di questi ultimi in Centri Prelievo da asservire ai laboratori di grandi dimensioni con volumi minimi di attività da cinquecento mila ad un milione di prestazioni/anno.
Il documento rinvia a successivi provvedimenti la riorganizzazione della rete dei laboratori privati, atteso che il Regolamento n. 1 del 22.06.2007 (Regolamento per l’accreditamento Istituzionale delle Strutture Ambulatoriali) già prevede la facoltà per le strutture di laboratorio di poter costituire Associazioni di Impresa e/o Consorzi laddove sussista un esubero di strutture rispetto alla programmazione territoriale delle strutture medesime, secondo indicatori oggettivi quali i bacini di utenza.
Il documento rileva, inoltre, come la metodologia di programmazione della spesa secondo la programmazione dei volumi di prestazioni erogabili e dei correlati limiti di spesa per branca specialistica, nonché il rispetto dei limiti di attività previsti nello schema contrattuale sottoscritto dalle strutture ivi compresa l’applicazione di una regressione tariffaria per il recupero delle eccedenze erogate, abbia indotto un sostanziale rispetto degli obiettivi di risparmio e dei tetti di spesa determinati per la branca di laboratorio.
Il rispetto dei limiti di spesa e l’efficienza del meccanismo di controllo della spesa medesima hanno indotto la Regione Campania a non aderire alle proposte Ministeriali.