Sconto 20% Tariffe di laboratorio. Corte Costituzionale. Resoconto sommario udienza del 10.02.2009.

 

La Corte Costituzionale nella udienza  del 10 febbraio u.s. si è riservata la decisione in merito alla questione di costituzionalità dell’art. 1, comma 796, lettera o, della L. 296/06, che prevede lo sconto del 20%  degli importi indicati dal D.M. 22.7.1996 (cd. Decreto Bindi) per le prestazioni di Laboratorio.

Nella detta udienza sono state illustrate le diverse censure di incostituzionalità relative alla violazione degli artt.3, 24,41,117 e 111 della Costituzione.

In merito agli artt. 24 (diritto alla difesa), 32 (diritto alla salute), 41 (libertà dell’iniziativa economica privata) e 117 ( riparto delle competenze legislative in materia sanitaria tra Stato e Regioni), sono stati evidenziati gli effetti dirompenti che il mantenimento di detto sconto del 20% potrebbe avere sui Laboratori di analisi, che operano sopratutto in  Regioni, quali la Campania e la Sicilia, che hanno disciplinato in modo assai stringente la organizzazione dei Laboratori prevedendo requisiti strutturali, tecnologici e di personale  in ragione del numero delle prestazioni da erogare ( cd. Capacità Operativa Massima).

A corredo di tali considerazioni sono state depositate alla detta udienza le delibere regionali della Campania nn.377/98 e 491/96, che regolamentano appunto la COM.

 

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, che è ovviamente parte dei giudizi dinanzi alla Corte Costituzionale, difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato ha invece sostenuto strenuamente, e soprattutto inspiegabilmente, la legittimità costituzionale della norma che prevede lo sconto del 20% perché sarebbe  finalizzata a contenere la spesa sanitaria, omettendo però di considerare che il contenimento della stessa  si ottiene programmando correttamente i volumi di prestazioni erogabili, e non abbattendo le tariffe indiscriminatamente.

La sentenza presumibilmente sarà depositata tra un mese circa, data la complessità delle questioni affrontate.-