Le attività comprese in
questa area assistenziale
sono organizzate e distinte
in: assistenza sanitaria di
base, continuità
assistenziale, assistenza ai
turisti; emergenza sanitaria
territoriale; assistenza
farmaceutica; assistenza
integrativa (erogazione di
dispositivi medici monouso,
di presidi per diabetici, di
prodotti destinati ad
un'alimentazione
particolare); assistenza
specialistica ambulatoriale,
protesica e termale.
Rientrano in questa area
anche l'assistenza
sociosanitaria domiciliare e
territoriale e l'assistenza
sociosanitaria residenziale
e semiresidenziale, sebbene
nel documento siano
descritte in un capitolo a
parte (Capo IV), data la
peculiarità del loro essere
integrate con le attività
sociali proprie degli Enti
Locali.
Di seguito si riportano le
principali novità nei
diversi ambiti di attività:
a. Una novità riguarda la
fornitura gratuita di
prodotti aproteici (a basso
contenuto di proteine) alle
persone affette da nefropatia
cronica; con il nuovo
provvedimento l'erogazione dei
prodotti aproteici diventa una
garanzia del SSN e non è più
affidata alla discrezionalità
delle singole Regioni.
b. Novità anche nelle terapie
specialistiche. Un esempio è
costituito dalla "terapia
fotodinamica laser per il
trattamento di lesioni retiniche
con Verteporfina" riservata a
coloro che sono affetti da
degenerazione maculare miopica o
legata all'età. Si tratta di una
nuova metodica terapeutica che
sfrutta il principio di
funzionamento di una sostanza
(la Verteporfina) che viene
iniettata in vena per poi essere
attivata, in maniera selettiva,
da un laser a bassa potenza. Ciò
consente di poter intervenire
anche nei casi di
neovascolarizzazione coroideale
localizzata sotto o in
prossimità della fovea senza
arrecare danni ai tessuti
sani.
c. Nell'ambito delle prestazioni
di laboratorio sono state
introdotte diverse prestazioni
per la diagnosi o il
monitoraggio di malattie rare
(ad esempio, per le malattie
metaboliche, il dosaggio degli
enzimi mitocondriali e il
dosaggio di acidi organici
urinari con metodi gas
cromatografici).
d. Una ulteriore novità è
rappresentata dalla "enteroscopia
con microcamera ingeribile" per
i casi di sanguinamento oscuro
dopo l'esofago-gastro-duodeno-scopia
(EGDS) e colonscopia totale
negative. Si tratta di una
metodologia che fa uso di
videocapsule monouso che è
indicata in quei casi di
difficile esplorazione
dell'intestino e quando gli
esami tradizionali non hanno
dato risultato apprezzabili.
Altra novità è la "sedazione
cosciente" per i pazienti
sottoposti a endoscopie e
biopsie in corso di endoscopie
per garantire esami indolori e
più accettabili in termini di
confort.
e. Una migliore efficienza
organizzativa scaturirà poi
dalla nuova definizione delle
visite specialistiche definite
per ciascuna branca e distinte
per tipologia di accesso e
livello di approfondimento di
indagine (prima visita, visita
di controllo, visita a
completamento dell'iter
diagnostico e visita
multispecialistica); in taluni
casi è stato specificato il
contenuto della visita in modo
tale da renderlo più rispondente
alle esigenze del paziente. Così
è il caso della "Visita
anestesiologica di controllo per
la terapia del dolore" che
risponde alla crescente
sensibilità nei confronti della
sofferenza e del dolore
cronico.
f. Per quanto riguarda
l'assistenza protesica, tra le
novità è particolarmente
importante l'attenzione ai
portatori di gravi disabilità
con l'introduzione di nuovi
ausili informatici di
comunicazione e di controllo
ambientale (tra i quali i
comunicatori a sintesi vocale o
a display, i sensori di comando,
i sistemi di riconoscimento
vocale), ausili per la mobilità
personale (sollevatori mobili e
fissi), ausili per la cura e
l'adattamento della casa
(stoviglie adattate, maniglie e
braccioli di supporto),
apparecchi acustici di ultima
generazione per le persone con
sordità preverbale e periverbale,
ecc.
g. Per quanto riguarda invece
l'assistenza domiciliare e
territoriale le principali
novità e precisazioni
riguardano:
-
l'articolazione delle cure
domiciliari in quattro
livelli caratterizzati da un
grado crescente di
complessità del bisogno e di
intensità dell'intervento
assistenziale;
-
i malati in fase terminale,
per essi infatti è prevista
un'area specifica di cure
domiciliari, di elevata
intensità assistenziale, che
tutela e sostiene non
soltanto il paziente ma
anche la famiglia;
-
i servizi territoriali di
assistenza sociosanitaria
(consultori familiari, dei
CSM, dei servizi
neuropsichiatrici per
minori, dei servizi di
riabilitazione per disabili
gravi, dei servizi per le
persone con dipendenze
patologiche), per loro
infatti è presente la
declinazione puntuale delle
prestazioni erogate; la
nuova definizione di servizi
per le persone con
dipendenze patologiche
consente di includere i
centri per il trattamento
delle dipendenze da alcool,
da fumo, ecc. già attivati
in numerose Regioni.
h. Novità anche per l'assistenza
distrettuale semiresidenziale e
residenzialee in particolare per
le persone non autosufficienti.
Vengono infatti stabiliti dei
profili di cura con un crescente
livello di intensità
assistenziale sulla base della
valutazione multidimensionale
dei bisogni di cura del
paziente, effettuata dall'equipe
sociosanitaria di riferimento, a
garanzia dell'appropriatezza.
Inoltre viene indicato un
livello di "Assistenza
residenziale extraospedaliera ad
elevato impegno sanitario" che
prevede un' assistenza continua
con pronta disponibilità medica
e presenza infermieristica sulle
24h, destinata a patologie non
acute, incluse le condizioni di
responsività minimale e le gravi
patologie neurologiche, che
richiedono supporto alle
funzioni vitali, continuità
assistenziale e caratterizzate
da complessità, instabilità
clinica e/o gravissima
disabilità.