FederLab Italia: Ricorso Tar Lazio – Annullamento D.M. 12.09.2006 (Tariffe). Comunicazioni

 

 

In merito alle notizie false e tendenziose divulgate dalla Federbiologi e riproposte sul sito della Fenasp Sicilia, qui di seguito pubblichiamo copia del ricorso depositato in data 23.02.2007 (Registro generale n° 1662/07) presso il Tar Lazio per l’annullamento del D.M. 12.09.2006 “Ricognizione e primo aggiornamento delle tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni sanitarie”.

La relativa sentenza è in fase di deposito presso gli uffici di segreteria della sezione III Quater, è sovrapponibile alle altre analoghe  decisioni già depositate, in quanto rese note da altro Giudice relatore.

Essa sentenza sarà integralmente pubblicata appena disponibile, ancorché del tutto pleonastica essendo già stato reso noto il dispositivo della prima sentenza depositata.

Per quanto concerne le ulteriori asserzioni, parimenti false e tendenziose, è stato deciso di procedere ad una querela nei confronti del Dott. Ermanno Calcatelli nella qualità di legale rappresentante della Federbiologi Snabilp, affinché chiunque possa, nelle competenti sedi giudiziarie, documentare la fondatezza delle proprie affermazioni con ampia facoltà di prova degli ipotetici “affari” patrocinati da FederLab Italia.

Piena ed incondizionata solidarietà ai dirigenti ed agli iscritti di LANAP Puglia (Associazione di Categoria dei Laboratoristi Pugliesi), ancora una volta oggetto di attacchi isterici ed acrimoniosi da parte di chi potrebbe impiegare  il proprio tempo a svolgere i compiti associativi a tutela degli interessi della Categoria che presume di rappresentare.

Non vi è chi non veda che i polveroni sollevati e gli schizzi di fango servono a distogliere l’attenzione dalla reale portata dei fatti e degli interessi che si intendono rappresentare e difendere.

FederLab Italia e LANAP continueranno a battersi affinché nella Regione Puglia cessino antichi e consolidati privilegi scaturenti dalla determinazione di anacronistici tetti di spesa  per singola struttura e si superino le disparità di trattamento tra strutture omologhe.

Parimenti per quanto riguarda la possibilità a che tutte le strutture di laboratorio possano trasformare la gestione individuale in gestione societaria, così come possibile fino al 1991.

Cesserebbe in tal modo l’esercizio esclusivo per taluni di poter vendere, se non fittare (!!) le proprie strutture in quanto società e sulla scorta di consistenti tetti di spesa assegnati alle strutture medesime.

Confermiamo ai laboratoristi italiani l’impegno ad erogare servizi per lo più gratuiti e, comunque, a prezzi accessibili senza che gli stessi siano lasciati in balia di esose richieste da parte dei singoli professionisti.

Ci esimeremo, in futuro, dal fornire ulteriori risposte se non quelle dovute nelle sedi opportune, lasciando agli altri le beghe da cortile.