Ricorso FederLab Italia “Piano di riorganizzazione rete laboratori”: TAR Lazio rinvia al merito la discussione.
La Terza
Sezione del TAR Lazio ha rinviato alla discussione di merito il ricorso proposto da
FederLab Italia e della SAPIA avverso alla Deliberazione n. 1040 del 21.12.2007
avente ad oggetto: “Approvazione del Piano di riorganizzazione delle Strutture
Accreditate che erogano prestazioni di laboratorio nella Regione Lazio, in
attuazione del dispositivo dell’art. 1, comma 796 lettera O, legge finanziaria
del 23 dicembre 2006, n. 296,
come previsto dalla deliberazione Giunta regionale 12 giugno 2007, n. 218"
adottata dalla Regione Lazio.
L’udienza per la discussione di merito sarà fissata entro l’anno 2008.
Il TAR Lazio ha accolto l’istanza di FederLab Italia di discutere nel merito la questione essendo il Piano di Riorganizzazione della rete dei Laboratori materia complessa che deve essere necessariamente illustrata con la dovuta dettagliata specificazione.
Giova ricordare che il piano di riorganizzazione della rete dei laboratori proposto dalla Regione Lazio ricalca pedissequamente lo schema elaborato e proposto dai Tecnici del Ministero della Salute a tutte le Regioni.
Il modello organizzativo Ministeriale prevede la trasformazione, automatica, dei Laboratori di analisi in Centri Prelievo e la costituzione di strutture di laboratorio in grado di erogare da cinquecento mila ad un milione di prestazioni/anno.
E’ il caso di sottolineare che ciascuna Regione può elaborare propri modelli organizzativi ancorché sia obbligatorio dare attuazione a quanto previsto dal comma 796 lettera o) Legge 296/06 (Finanziaria 2007) per la riorganizzazione della rete dei Laboratori ai fini dell’accentramento diagnostico, della maggiore automazione e del consequenziale abbattimento delle tariffe per le prestazioni di Medicina di Laboratorio.
FederLab Italia avversa e contrasta nelle sedi giudiziarie ogni ipotesi di riorganizzazione della rete adottata dalle Regioni che si ispiri allo schema proposto dal Ministero della Salute. Tuttavia si adopererà affinché si possano adottare modelli di riorganizzazione della rete secondo percorsi condivisi con le Associazioni di Categoria tenendo conto delle specificità presenti in ciascuna Regione.